LA CICLOFFICINA SOCIALE OIKOS


 Il progetto si fonda sul principio della "bicicletta" come metafora, come mezzo attraverso il quale conquistare fiducia e autonomia. "Riparare e rimettere in pista una vecchia bicicletta è un percorso che mette in gioco diverse abilità e competenze". Obbliga ad affrontare i problemi, a risolverli passo passo, a prendere decisioni, a organizzare. Ogni step è un passo verso la costruzione di una nuova immagine di sé. Un passo verso una maggiore autonomia.

Queste capacità che si affinano all'interno della Ciclofficina sono utili soprattutto nel mondo esterno. Trovare un equilibrio sistemando gli ingranaggi. Scoprire che con le proprie mani è possibile rimettere in sesto una bici che sembrava da buttare. Non importa se per ottenere un risultato ci vuole un mese o un anno di lavoro. Gli utenti saranno affiancati da persone con esperienza che valuteranno progetti personalizzati, al fine di adattarsi alle diverse esigenze. "Chi è più fragile lavorerà su qualcosa che gli permetterà di vedere i risultati in poco tempo". Gli verrà affidata una bicicletta un po’ malconcia, che richiede dei piccoli lavori di riparazione per tornare in perfetta efficienza. Al contrario, chi riesce ad affrontare un percorso più lungo, avrà la possibilità di costruire una bici nuova di zecca a partire dal nudo telaio.

I diversi progetti sono guidati dagli operatori e da un volontario che presta la sua esperienza alla causa. Il progetto è caratterizzato da varie opportunità per le comunità residenti nella zona, educazione e meccanica ciclistica, cineforum e pedalate aggregative, informazione e formazione al volontariato locale.

Quindi, Che fare di quella bicicletta arrugginita abbandonata nel sottoscala? Invece di lasciarla marcire o portarla in discarica è possibile darle l’opportunità di rimettersi in equilibrio, e questo processo per noi sarà la magia più bella.